Il latte materno: come si forma

Il latte materno si forma grazie a un ormone, la prolattina e sgorga per azione dell’ossitocina, un altro ormone.

  • A partire dal quinto mese di gravidanza la placenta inizia a produrre un nuovo ormone: ormone lattogeno placentare, che stimola lo sviluppo degli alveoli, piccole cavità a forma di acini, un cui si forma il latte. In alcuni casi, a partire dal sesto mese di gravidanza, il seno è talmente gonfio che può capitare, che piccole quantità di “latte” escano spontaneamente. Non a tutte le donne capita, ma questo non significa che il seno non si stia preparando a produrre latte a sufficienza per il vostro piccolo. Dopo il parto, quando il neonato comincierà a succhiare, il colostro (il primo latte) farà la sua comparsa. La produzione di latte inizia subito dopo il parto, anche se la montata lattea vera e propria compare solo dopo 3-4 giorni.
  • A garantire la produzione di latte, non bastano gli ormoni: è necessario che il piccolo venga attaccato al seno. La suzione infatti, stimola le terminazioni nervose del capezzolo.

 

GLI ORMONI DEL LATTE

La prolattina

  • Prima della nascita del bambino, la produzione di questo ormone viene frenata, sia dagli ormoni della gravidanza, sia da un fattore inibitore (PIF). La sua azione sarebbe collegata all’esigenza di garantire la salute della mamma dopo il parto, nel caso in cui non potesse allattare.
  • Dopo l’esplulsione della placenta, la prolattina entra in circolo e dal momento in cui il neonato viene attaccato al seno, i suoi livelli aumentano, e così il latte. In pratica più il bimbo viene attaccato, più sale la prolattina, che incrementa a sua volta la quantità di latte.

L’ossitocina

Succhiando, il bambino stimola le terminazioni nervose del capezzolo e invia al cervello, il segnale di via per la produzione di prolattina. Questo viene chiamato riflesso di suzione. Ma per far arrivare il latte è necessario attivare tramite l’ossitocina, un altro riflesso, detto di eiezione.

A volte questo riflesso, è avvertibile. I segnali caratteristici sono:

  • contrazioni uterine, utili per arrestare l’emoraggia dovuta al distacco della placenta e per riportare l’utero alle sue dimensioni originarie.
  • sete improvvisa. Una donna che allatta ha maggiormente bisogno di bere.
  • sensazione di spremitura al seno,  subito prima o nel corso della poppata.
  • fuoriuscita di latte spontanea dal seno, anche solo sentendo il piccolo piangere o anche al pensiero di dover allattare. Può succedere anche, che mentre si allatta, del latte sgorghi dall’altro seno.

COME STIMOLARE GLI ORMONI

  • Finchè l’allattamento non è ben consolidato, non date al neonato nè ciucci, nè biberon. Questi richiedendo un modo diverso di succhiare, possono confondere il piccolo, e quindi rischiare di ostacolare l’allattamento al seno.
  • Non staccate mai il bebè dal seno prima che sia lui stesso a farlo.Lasciate stabilire a lui, quanto succhiare.
  • Attaccate il piccolo anche di notte, quando il rilascio di prolattina è maggiore. Potete beneficiare così dell’effetto soporifero e rilassante di questo ormone.
  • Stimolate delicatamente il capezzolo, con il massaggio e spremete un pò di latte prima di attacare al seno il bambino.

 

IL LATTE DEI PRIMI GIORNI

Viene chiamato colostro e si forma subito dopo il parto. E’ un liquido denso e giallastro che contiene più proteine, minerali, ma meno grassi. Nel giro di qualche giorno sarà sostituito dal latte vero e proprio.

Pur producendone solo 50 ml al giorno, questo primo latte è importantissimo per il piccolo perché:

  • Ha una composizione simile alle sostanze nutritive che il neonato riceveva dalla mamma attraverso il cordone ombelicale. Il colostro è utile alla maturazione del sistema nervoso.
  • Contiene grandi riserve di anticorpi, che aiutano il neonato a  contrastare batteri e virus. Depurano inoltre il tratto intestinale e lo difendono fino al terzo mese di vita, periodo in cui l’organismo comincierà a funzionare da solo e a produrre quindi anticorpi veri e propri.
  • Funziona come lassativo. Le feci che si accumulano nell’intestino del neonato costituiscono una massa densa e viscosa chiamata meconio. Il colostro fungendo da lassativo libera l’intestino dal meconio e lo prepara alle nuove funzioni.

IL LATTE DI TRANSIZIONE

Verso il quarto giorno avviene la montata lattea. Il colore diventa più chiaro e anche la composizione cambia, arricchendosi di grassi.

IL LATTE DEFINITIVO

Verso il decimo giorno, dal seno sgorga il latte vero e proprio, bianco e ricco di proteine, grassi e zuccheri. Nel corso delle poppate il latte cambia di composizione. All’inizio è più liquido e verso la fine è più ricco di grassi: induce quindi una sensazione di sazietà nel lattante.

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2 commenti su “Il latte materno: come si forma

  1. paola il said:

    buonasera,
    sono ormai quasi alla fine della gravidanza. In questi 9 mesi sono stata malissimo psicologicamente ,ho avuto una brutta depressione fobica e di conseguenza moltissima ansia, e siccome ho notato che il seno nn è nè molto gonfio , nè c’è qualke pikkola perdita di latte , mi sono kiesta … è posssibile ke il forte esaurimento può far si ke il latte nn si formi?????
    cordiali saluti
    grazie
    paola

    • paola il said:

      Ciao Paola, mi dispiace molto per la tua situazione, io purtroppo non sono un medico , sono semplicemente una mamma che mette a disposizione la sua esperienza. Mi sento quindi di dirti che la tua situazione emotiva può sicuramente influire sul latte, come avrai letto nel post, è tutta una questione di ormoni. Ti consiglio però di contattare il tuo medico per risolvere qualsiasi dubbio.. COmunque guarda se ti può essere di aiuto, nemmeno io durante la gravidanza ho notato il seno cambiare dimensione e non usciva nemmeno una goccia di latte.. Poi quando la mia piccolina è nata, l’ho potuta allattare tranquillamente fino a 4 mesi.. Spero di esserti stata d’aiuto nel mio piccolo e sono a tua disposizione per qualsiasi cosa.. Un abbraccio

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